martedì 11 gennaio 2011

...il libro...e la sua storia...

Un libro è un insieme di fogli stampati oppure manoscritti delle stesse dimensioni rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina. Il libro, usato per avere informazione o anche per divertimento, è ancora oggi lo "strumento principe del sapere".

 Il libro nel Medioevo
Alla fine dell'età classica il libro subì una decisiva modifica. Abbandonata la forma del rotolo, in uso col papiro, il libro realizzato in pergamena assunse la forma a codice, già usata per le tavolette cerate, che venivano legate insieme a formare il "dypticus", il "tripticus" e il "polypticus". Il termine codice fu poi usato anche per designare i fogli di pergamena piegati in due ed inseriti l'uno nell'altro a formare i "quaderni (originalmente di quattro fogli, da cui il nome).
La forma a codice facilitava la consultazione del libro, permetteva una maggiore estensione del testo, dispensava dall'avvolgimento e dallo svolgimento del rotolo e si prestava alla decorazione e all'illustrazione.
Nel Xll secolo la fondazione delle università, la diffusione dell'istruzione tra i laici, la nascita della borghesia e, infine, I'adozione della carta come materia scrittoria, ebbero effetti rilevanti nella produzione libraria.
Nel momento in cui i centri della cultura si spostarono nelle università, la compilazione dei testi non fu piú monopolio esclusivo dei monasteri, ma furono gli stessi studenti ad occuparsi della produzione e della circolazione del libro.  

 

Il problema di riprodurre in piú esemplari o a piú riprese segni e immagini fu affrontato in vario modo dai piú lontani popoli dell'antichità. Questi tentativi costituirono i precedenti della tecnica xilografica, che si affermò rapidamente a partire dal Xlll sec. favorita dall'introduzione della carta; a questa si sostitui l'arte della stampa.

                                                             
















La stampa, la riproduzione, cioè di un testo o di una figura, eseguita con mezzi meccanici  in molti esemplari identici, si affermò in Europa verso la metà del XV sec.




E' opinione comune che la stampa a caratteri mobili sia nata a Magonza per merito di Gutenberg.




Nel XVI secolo il libro a stampa va sempre piú perfezionandosi e si avvicina nell'aspetto al libro moderno. Nell'ultimo decennio del '400 compare il titolo posto sotto forma di occhiello nella pagina che precede il testo.                                                


 Nei primi anni del '500 si diffonde il frontespizio, con le indicazioni di autore e data e con la marca tipografica.
 Il Seicento è l'epoca dei grandi contrasti anche nell'arte della stampa. Da un lato si assiste al trionfo del barocco, che si esprime in una produzione sempre piú appariscente ma povera di contenuto: frontespizi, incisi, antiporte (l'antiporta è una pagina esornativa posta all'inizio del libro che raffigura una scena), prolissità dei titoli, prefazioni dedicatorie e nel contempo sciatteria dei caratteri e scadente qualità della carta; dall'altro lato il fervore degli studi scientifici dà luogo ad una produzione editoriale clandestina.

In Italia si assiste durante il '700 ad una grande ripresa della stampa. 

Con la rivoluzione industriale si trasformano anche le tecniche di stampa e i sistemi di distribuzione del libro, mentre la crescente alfabetizzazione allarga il numero dei lettori, sia di opere che di periodici.




Il libro diventa un prodotto industriale e viene diffuso tra un pubblico sempre piú vasto; a scopo di richiamo pubblicitario si diffonde l'uso della copertina illustrata.




Scomparsa definitivamente la figura del tipografo-editore, si afferma l'editore nel senso moderno del termine e nascono le prime grandi case editrici; tra cui la Zanichelli.



 Ad opera di alcune case editrici vengono pubblicate le prime collezioni economiche, con le quali il libro diviene accessibile alla quasi totalità della popolazione.
Oggi la ormai generalizzata alfabetizzazione ha determinato una diffusione capillare del libro in tutti gli strati della società ed ha accresciuto il livello di qualità delle pubblicazioni che vengono prodotte con i piú avanzati sistemi tecnologici e diffusi attraverso una fitta rete di distribuzione e di vendita che si avvale di canali diversi: dalle librerie alla vendita di grandi opere a fascicoli nelle edicole, da quelle per corrispondenza a quella rateale.










  





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